Nel 1994 la Comunità Montana la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane vara il progetto di valorizzazione turistica “Via dell’Acqua da Sarmede a Segusino” e in questo contesto, a Cison di Valmarino, nell’ambito della rassegna Artigianato Vivo il Circolo Culturale Al Mazarol, propone con il contributo dei ricercatori Danilo Gasparini, Michele Potocnik, Vladimiro Toniello, la mostra documentaria “Storie d’acqua: la Roi di Cison”. A seguito, il 26 Novembre 1995, si costituisce il Comitato La Via dei Mulini e della Cultura contadina. Nel 1996 i volontari puliscono le “rujiee”, le canalette, i resti dei manufatti legati alle attività dei mulini, che da anni persistevano in uno stato di abbandono nel bosco sepolte da rovi ed erba. Già nell’ottobre 1997 il primo stralcio della Via dei Mulini è completato e il comitato organizza per la prima volta la manifestazione la manifestazione “il Bosco incantato sulle Vie dell’Acqua” e dal 1998 si costituisce l’Associazione “La Via dei Mulini”, con lo scopo di “rivalutare e promuovere turisticamente il patrimonio culturale ambientale e storico costituito dalle testimonianze di archeologia industriale lungo la valle del torrente Rujo”. Nel 1998 il tratto di percorso nel bosco viene aperto al pubblico, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dei frontisti proprietari ed il Comitato adotta il sentiero. Ne curerà la manutenzione in modo autonomo fino alla stipula di una convenzione con il Comune nel 2002. Nel 2007 viene rinnovata la convenzione che regola i rapporti fra Amministrazione Comunale ed ssociazione, ma questa é sospesa dal Comune nel 2012. L’associazione, inoltre, si è fatta promotrice nel 2012 del convegno “Itineraria – osservare e praticare paesaggi ” in collaborazione con la Fondazione Francesco Fabbri di Pieve di Soligo e il patrocinio dell’Osservatorio del Paesaggio delle Colline dell’Alta Marca Trevigiana. Nel 2013, ha avviato una serie di “lezioni” sulla Natura, invitando delle guide naturalistiche ad illustrare le caratteristiche del territorio. L’associazione continua quindi la sua attività di sviluppo della conoscenza della storia e del valore naturalistico della valle . Migliaia di ragazzi di scuole, associazioni, gruppi di famiglie, sono stati condotti con visite guidate ed escursioni, lungo le Rujee, il torrente e le crode.